Motocavalcata del Sole 2016

30 Aprile e 1 maggio San Teodoro
Peppe, Alberto, Mangiuffo, Danilo DRZ, Maurizio Citz.
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Scrive Danilo:


Report MCV del sole 2016 Prima parte Sono 5 i polverosi che venerdì 29 si ritrovano nel parcheggio del supermercato accanto alla rotonda del Brotzu sotto l’asse mediano.
Io, Mangiuffo e Alberto sul mio cardampone e Maurizio e Peppe nell’altra auto. Ultima verifica ai carrelli e via verso San Teodoro.
Alle 19:00 circa stiamo completando iscrizione davanti alla signorina dell’organizzazione. Avvisiamo subito che uno dei Polverosi non potrà partecipare perché reduce da incidente e chiediamo se esiste una forma di rimborso. Stupiti ci rendono i 150 euro senza chiederci una benché minima garanzia.
Cominciamo bene, abbiamo i soldi per la cena, cena luculliana che abbiamo poi consumato da un ristoratore amico di Mangiuffo, con antipasti di mare e mega piattone di linguine allo scoglio. Sazi oltre misura, ci siamo messi a nanna nell’accogliente villino della Mangiuffo’s family.
Il mattino seguente, recuperiamo le moto lasciate nel parcheggio chiuso davanti al portale di start e arriviamo con leggero ritardo al briefing piloti. Probabilmente ci perdiamo proprio la parte dove spiegano che il giro di sabato ha le fettucce bianche mentre quello della domenica le ha gialle, info che in serata si rivelerà fondamentale.
Sulla linea di partenza ci sono circa 200 moto. Sono lontani i fasti da 360 iscritti del 2008. Oltre a noi 5, sardi non se ne vedono neanche a cercarli col lumicino. A turno saliamo sulla rampa dove l’org smarca i numeri e ci danno il go per partire.
Il percorso si rivela da subito avaro di fettucce, in pratica si vedono solo nei cambi di direzione, niente fettucce che ti rassicurano che sei nella strada giusta e soprattutto niente segnalazioni che indicano la strada da non prendere…. Questo è e questo ci prendiamo.
Senza indugiare imbocchiamo la prima variante hard, visto che siamo d’accordo che le avremmo tentate tutte. Bel single tecnico dove si cominciano a vedere i primi partecipanti in difficoltà che riempivano voragini con le loro moto. Noi andiamo spediti e senza intoppi.
Abbiamo un bel ritmo e cominciamo a fare i primi sorpassi per evitare la polvere. Seconda variante hard. Una bella tagliafuoco con finale in contropendenza e variazione di grado ascesa. <>, ok! Scendo alla base della fascia dove trovo uno con una beta 300 xtrainer che era al quarto tentativo. Aspetto il mio turno e salgo su.
Parcheggio e mi armo di macchina fotografica. Non ricordo la sequenza e il numero di tentativi fatti dagli altri polverosi, ricordo chiaramente lo stupore degli spettatori quando sale Peppe. Tutti a dire <> e in effetti questa era la sensazione che dava a vederlo appeso con le palle al borsino attrezzi del codino …. Invece boooo booooo booo Inspiegabilmente, lentamente si arrampica e va su…. Maurizio, al terzo tentativo, saggiamente, prende la via del percorso standard. In 4 riprendiamo il giro e aspettiamo che arrivi Maurizio nel bivio sbagliato … Maurizio in pratica passa avanti e lo rivedremo solo al punto ristoro. Nel frattempo ci sarà un’altra variante hard e una parte molto tecnica e bella del percorso prima di Alà Dei Sardi e nuraghe Loelle.
Sono le 14:20 e nella piana del nuraghe Loelle consumiamo il ristoro, a base di carne arrosto di montone, ricotta e miele, formaggi e altri salumi nostrani, il tutto senza limiti di quantità.
Ripartiamo, abbiamo ancora circa 100km di strada da consumare. La seconda parte del giro è scorrevole intramezzata da lunghi tratti di asfalto. Comincia a piovere.
Nonostante l’asfalto e alcune divagazioni involontarie di fuori percorso, le parti di offroad non sono male, anche perché la pioggia rende tutto più interessante. Bellissimo il saliscendi tra le colline nella zona del micro paese Brunella. Manca poco a San Teodoro.
Il gruppo dei polverosi si scompone …. Maurizio, forse senza saperlo, è di nuovo avanti. Mangiuffo accelera e va per i fatti suoi. Imbocco un bivio a dx seguendo fettucce bianche mi fermo ad aspettare Peppe e Alberto che non arrivano, in compenso arriva Mangiuffo che era avanti ….. booooo unu casinu.
Con Mangiu torniamo indietro a cercare Peppe e Alberto e cominciamo a seguire fettucce gialle …..scorrazziamo tra le campagne per almeno 15km fino a che incrociamo Peppe e Alberto che proseguivano in senso opposto…. Basta così è ora di rientrare puntiamo l’azimut verso San Teodoro.
alle 18:00 smarchiamo il rientro agli addetti dell’org. Maurizio ci aspettava nel parcheggio. Tutto ok! Doccia calda e allichiriti andiamo in pizzeria Bella Napoli, in verità il nome del locale non lo ricordo ma dentro c’erano solo napoletani dal pizzaiolo ai camerieri. Comunque ci rifocilliamo a dovere. Sorvolo sui prezzi da località turistica a ferragosto di San Teodoro.
Mentre ceniamo piove e continuerà a piove per un bel po’ e noi per nulla dispiaciuti, già pregustavamo il giro di domenica senza fare i conti con la fastidiosissima polvere.



MCV del Sole 2016 - Seconda e ultima parte:
Causa guasti e defezioni varie, ai nastri di partenza della domenica c’erano meno moto del sabato.
L’aria è fresca, la vegetazione verdissima e come sperato il terreno era perfetto per endurare. Non so cosa ci è preso ma andavamo come treni. Compatti con ritmo costante… ci siamo letteralmente bevuti il giro tutto ad un fiato …. Giusto qualche pausa per verificare se c’eravamo tutti e per risuolare stivale di Mangiuffo.
Il percorso di domenica era molto meglio del sabato …. Tratti tecnici si alternavano a single con binario nell’erba, l’acqua ci ha regalato qualche fangazza o passaggio viscido dove bastava un attimo e andavi di traverso, in somma una libidine. I primi 130km di domenica valevano la trasfertona. Lascio agli altri polverosi i racconto di alcune trappole incontrate durante il giro. Arriviamo al punto di ristoro dopo 120km. Anche il ristoro della domenica supera quello del sabato grazie ad uno strepitoso spezzatino che ha sostituito il montone e la birra fredda gratis ….. durante la pausa ristoro riesco a scambiare due battute con la pluricampionessa di rally Camelia Liparotti che durante il percorso abbiamo incrociato un paio di volte sul suo quad fuxia.
Finite le chiacchiere ripartiamo alla ricerca di un distributore…. Il percorso del dopo pranzo è meno impegnativo si va tranquilli e si mira il panorama…. Pochi km dopo Siniscola cadiamo in un’altra trappola delle fettucce …. Io ero davanti e seguendo le tracce a terra prendo una bretella che mi fa saltare un gomito di 2km ma mi ritrovo nel tracciato e proseguo ignaro di aver accorciato.
I compagni non sanno che ho ritrovato il percorso e si fermano per riagganciarmi …. Torno indietro e ritrovo Peppe e Alberto …. Maurizio lo recuperiamo con il cell. Mangiuffo, che era andato a cercarmi lo recuperiamo più avanti lungo il percorso…. Questa manovra ci costa circa 40 minuti… ripartiamo e quando arriviamo all’asfalto Alberto nota che ho la gomma posteriore a terra …. Che facciamo ? a) Possiamo mettere la camera 21 di scorta b) possiamo andare a prendere un carrello c) provare a ripararla con il FAST …. Scegliamo di cominciare con la c … la gomma si gonfia e pare reggere … Non è saggio continuare sull’off in quelle condizioni Maurizio mi ordina di lanciarmi verso San Teodoro e fare più km possibile prima che la gomma molli, obbedisco. Mi faccio la statale a 130 entro in paese e a poco più di un km dalla meta la gomma si sgonfia d’un botto … metto il culo sul tappo del serbatoio e proseguo fino al parcheggio …sono le 16:00 . Gli atri arrivano in ordine sparso e per strade diverse. Carichiamo le moto sui carrelli e andiamo a Villa Mangiuffo per recuperare i bagagli e sistemare alla meglio la casa.
Alle 18:00 circa lasciamo San Teodoro alla volta di casa … Stanchi ma soddisfatti, quando sgancio il carrello di Sergio dal cardampone sono le 22.
Nel 2008 con Bruno è stato ugualmente figo ma lo spirito era più da pionieri. Anche questa volta la possibilità di confronto è stato un valore aggiunto e l’occasione per guardare fuori casa. Devo dire che i polverosi si piazzano tecnicamente oltre la media. Penso che partecipare alla cavalcata del sole 20016 ne sia valsa la pena.
Grazie a tutti
DaniloDrZ



Scrive Peppe:


Prima di tutto un ringraziamento a Mangiuffo, che ci ha ospitato nella sua casetta. Anche se poi ci ha portato nei due ristoranti più cari di S. Teodoro
Le MCV sono sempre evnti particolari, in cui sono presenti sempre elementi fastidiosi: la polvere, i tappi nei punti difficili, gli esaltati che pensano di essere in gara e sorpassano in posti improbabili ecc. Devo dire che, a parte la polvere (e solo il primo giorno) non abbiamo fatto code e per di più eravamo di solito noi a sorpassare gli altri.
L'unica attesa, abbastanza breve era sulla tagliafuoco del primo giorno, che, dal mio punto di vista, era l'unico pezzo realmente hard.
Gli altri pezzi hard erano impegnativi ma non ne capivo la differenza di difficoltà rispetto ad altri tratti del giro comune a tutti.
Delle due giornate la seconda era sicuramente la migliore, anche grazie alla pioggia della notte.
Mi sono divertito come un matto, abbiamo tirato come indemoniati per 140 km, fino al pranzo. continui saliscendi, pietre, tornanti stretti, qualche guado, percorso molto vario. Nel giro del primo giorno abbiamo incrociato e rifatto alcuni percorsi del giro del 2011 (quello del "lascialo scorrere" di Stefano
L'esperienza è stata sicuramente bella e la compagnia sempre all'altezza, magari tra qualche anno la riorganizziamo
_________________ Peppe K300




Scrive Citz:


Alcuni anni fa avrei iniziato il report con un : "da rifare!".
Oggi non lo scrivo, per motivi anagrafici, ma lo penso.
Ho aderito all'iniziativa lanciata qualche mese fa da Danileddu pensando che si sarebbe trattato di una delle ultime cartucce da endurista.
Poi l'incidente di Paolo mi ha ulteriormente creato preoccupazioni e timori di non avere la condizione fisica per sostenere due giornate consecutive di enduro. Invece è andata molto bene e non ho minimamente sofferto.
Come hanno detto gli altri la seconda giornata è stata senza dubbio più divertente della prima come percorsi, tipo di fondo, clima, ecc.
Alla fine non ho capito bene quante fossero le moto : 180 o 210 ?
Ma non ha grande importanza.
Mi è piaciuta la formula delle partenze scaglionate e dei lunghi percorsi perchè, rispetto ad altre cavalcate, si riducono tappi ed intasamenti.
In realtà a ciò ha contribuito la sostanziale assenza di tratti hard (a parte la tagliafuoco della prima giornata che non sono riuscito a superare).
Addirittura domenica dopo un tratto hard, ho fermato il gruppo per far presente che secondo me avevamo sbagliato e inforcato il soft; in realtà non era così perchè l'hard era costituito da una rampa in roccia a metà percorso. Con ciò non voglio dire che i percorsi fossero banali, ma comunque li abbiamo macinati con un buon passo e, personalmente, domenica non mi sono reso conto di aver fatto 130 km e di essere già arrivati al rinfresco perchè assolutamente in preda all'euforia della guida. Tra i partecipanti vi erano delle manette ma anche molti più lenti.
Personalmente ho sempre ceduto strada ai più veloci mentre talvolta non mi hanno ceduto strada altri decisamente più lenti di me.
In una salita sterrata ero in terza piena a velocità sostenuta, almeno per me, e un tizio con un due tempi mi tallonava da vicino, e appena possibile lo ho lasciato passare. Alcune moto pesanti le ho viste in difficoltà in alcuni tratti con pietre.
Ho visto anche due nuove africa twin ma non ho idea se abbiano fatto tutto il giro.
I percorsi erano molto vari, da sabbia vicino al mare a molto pietroso, roccioso, saliscendi e tagliafuoco divertenti (una mi ha ricordato quella che inseriva Giampaolo nella motocavalcata di Villasimius di monte non mi ricordo cosa) ma tutto sommato percorsi tecnicamente non più difficili di quelli che facciamo normalmente. Senza dubbio la motocavalcata di Oliena e quella di Ulassai (le ultime che ho fatto) erano decisamente più toste come percorsi.
Nella giornata di domenica ho preso due cadute : la prima in un single track pianeggiante tra il murdegu quando all'improvviso mi sono trovato Peppe fermo in un fosso e ho dovuto frenare a fondo per non centrarlo non potendo vedere la via alternativa nascosta dal murdegu e la seconda dopo una discesa in tagliafuoco per la presenza non percepita per tempo di una doppia cunetta. Nella prima caduta mi è finita la moto addosso (sul piede) e ho preso una brutta botta, che ancora mi fa male, ma sono riuscito a concludere senza problemi.
E' stato bello riuscire a girare compatti (a perte smarrimenti del sabato) con le bandierine sarde di danilo come segno di riconoscimento; mi pareva di essere ad una tagatzu piuttosto che ad una cavalcata organizzata da altri. Fanno parte del gioco e del divertimento anche le consuete minchiate tipo la rottura del cavalletto della moto di Peppe, lo stivale di Mangiuffo (portalo dal calzolaio di piazza San Bartolomeo), la foratura, ecc. Tutto bello e divertente.
Speriamo di avere ancora molte cartucce !!
Grazie a Mangiuffo per l'ospitalità .
Maurizio





Scrive Alberto:



due righe anche io
Condivido quanto scritto prima, per cui, mi soffermerò un pò su quello che invece non mi è piaciuto.
Ovviamente mi è piaciuta, mi sono divertito! a volte anche troppo! In certi momenti mi sono lasciato trascinare dalla voglia di spingere e dai percorsi non impegnativi, se non a tratti. Mi sarebbe piaciuto incontrare più local ma credo fossimo i soli.
Mi sarebbe piaciuto incrociare qualcuno con un bicilindrico per vedere come andava nei tratti più tosti ma non è successo, peccato. Ad un certo punto mi sono anche accodato ad uno con un vecchio BMW elaborato ma prima di arrivare ai tratti interessanti si è fermato... pazienza, sarà per la prossima volta
Il primo giorno, a mio avviso, è stato "rovinato" dai troppi km di asfalto nella prima parte e nella seconda ma fortunatamente c'è stata una parte centrale ottima. Con delle belle pietraie che ultimamente mi piacciono molto molto. Il tutto culminata con un buon ristoro, che fa sempre piacere!!!
Come detto da tutti il secondo giorno è stato decisamente migliore, anche grazie alla pioggia del giorno prima, ma in generale perchè più off. Anche se forse più semplice nell'insieme. Gli aspetti più negetivi li lego alla cattiva tracciatura: sono stati parchi con le fettucce, ma soprattutto per l'assenza di segnali che indicassero i percorsi sbagliati. Questo oltre a far perdere tempo, e non poco in certi momenti, risulta anche pericoloso in quanto possibile causa di frontali, personalmente ne ho sfiorati due!!! Questa la considero una grave pecca, motocavalcate più povere gestiscono molto meglio questi aspetti. Poi ho visto poca gente dell'organizzazione in giro, tutto è lasciato al telefonino... che non sempre prende. Una delle raccomandazioni è stata: azzerate i km così sappaiamo dove siete.
Detto questo se ci sarà occasione la rifarei
Alberto




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